Organizzazione Fluidica del corpo
Considerazioni Osteopatiche
di Alessia Beltramme D.O.M.R.O.I.
L’importanza dell’acqua per la sopravvivenza degli esseri viventi è un dato ovvio ma di cui spesso si dimentica la valenza. Ricordare che il 70% del pianeta, così come il 70% del nostro organismo, è formato da questo elemento, è sufficiente a sottolineare che questa molecola, apparentemente semplice, si pone alla base della vita. Come ha ben sintetizzato Giorgyi, premio Nobel per la medicina nel 1937, l’acqua è matrix, madre e mediatrice di vita. Non c’è vita senza acqua.
Se, come riconosciuto, l’acqua è alla base della vita, l’osteopatia non può trascurare il ruolo di questa molecola all’interno del corpo, e del suo ruolo nel processo di malattia e di guarigione. La considerazione che il Dottor Still ha dato a questo elemento è infatti molto ampia. L’acqua si ritrova nel corpo sotto molteplici forme, che sia il sangue, la linfa o il liquido cefalo rachideo, è fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo e della sua organizzazione funzionale, essendo responsabile del trasporto dei nutrienti e dell’ossigeno nei tessuti, così come dell’eliminazione dei cataboliti derivanti dalle attività cellulari.
L’accento posto da Still sui fluidi nel corpo è così forte che egli stesso ha definito il sangue seme di vita, e il compito che l’osteopata deve necessariamente portare a termine è impedire che ci sia qualsiasi restrizione dei sistemi fluidici in modo che il loro stesso funzionamento potrà condurre al ristabilirsi della salute.
Il lavoro che abbiamo deciso di svolgere focalizza l’attenzione sulla considerazione di questi sistemi, che saranno brevemente descritti, in relazione alla necessità “osteopatica” di migliorare la loro funzionalità per promuovere lo stato di salute.
Saranno revisionate per questa ragione, le possibilità di intervento terapeutico che l’osteopata possiede per promuovere il corretto fluire dei fluidi vitali. Oltre a ciò sarà nostra intenzione descrivere la struttura molecolare dell’acqua e le sue proprietà sia da un punto di vista chimico-fisico, sia dal punto di vista delle nuove scoperte scientifiche che gli attribuirebbero capacità di avere memoria del suo trascorso, ipotizzandone l’eventuale significato in campo osteopatico.
Abstract
The importance of water is an undeniable constant factor in the expression of life. Water is the basic element that constitutes the human body, its molecule being present in all intracellular and extracellular spaces.
The central role it plays in the anatomical and physiological organization in the human body, and its supposed “intelligence” described by many different research studies in the homeopathic and homotoxicologic field are the two main elements that inspired this thesis.
The question was asked which laws of nature are responsible of regulating the behavior of water, and if it would be possible to interpret these from an osteopathic point of view. Also, what role it plays in either the lesional processes as well as in osteopathic healing.
Two considerations have been made:
The first one refers to the importance Dr. Still has given to water inside the body, in the form of fluids that regulate a major part of the big physiological systems in the body. His capacity to observe the human structure and its relative mechanisms gave him the possibility to understand the mechanisms that govern Life. The hypothesis was made whether his empirical experience could be confirmed or explained by more recent and innovative studies.
The second consideration refers to a central aspect of the osteopathic treatment, “listening” to the tissues, in which water is present, through highly developed palpation. Many studies from different corners of the scientific spectrum revealed extraordinary properties of water, which seems to be able to modify its behavior responding to external stimuli and maintain memory in time.
The question is if water in the body can behave in a similar fashion, and what type of stimuli are able to give an imprint in water? Can water be considered the element through which fisiological modifications can be realized, and which in time can provocate dysfunctional processes?
The interesting observations made of the behavior of water molecules present in connective tissue have given thought to the hypothesis of an existent connection between the behavior of water and the somatic dysfunction.
It seems possible that the osteopathic adjustment specific to the somatic dysfunction is always acting on the behavior of water molecules present in the tissues.
The same concept of density of tissues, until now always related to tactile sensation, could be understood in a better way when referred to studies in the homotoxicological field, in which a scientific note to the original idea of Dr. Still can be conferred: he retained fundamental that blood, seed of life, could flow and nurture all tissues to guarantee an optimal state of health.
This fundamental law of osteopathy, the Artery is supreme, and the consideration of scientific revelations permitted by modern instruments today are at the basis of the evolution of osteopathic philosophy, which demonstrates to be an innovative science despite being true to its antique roots.