lunedì, febbraio 12, 2007
Il Sintomo..questo sconosciuto.
Se devo rispondere alla domanda "Cosa è un sintomo?",
devo per forza dire che il sintomo è la verità che emerge dal profondo del nostro essere.
Il sintomo con la sua violenza esplode, dirompe ed interrompe il meccanico fluire delle nostre vite, ci impedisce di muoverci, di respirare oppure di parlare, lavorare...insomma è presente per fermarci e ricordarci!
Il sintomo è scomodo, fastidioso è per questo che tendiamo a nasconderlo, eppure non posso fare a meno di ricordare una frase pronunciata durante un corso di comunicazione con i cavalli (Pat Parelli).
"Esistono due condizioni per l'essere umano:
La prima è la comodità, nella quale tutto ci rimane semplice e confortevole.
La seconda è la scomodità, o area di apprendimento, condizione che ci permette di fare lo sforzo corretto che ci conduce all'esperienza e quindi alla possibilità di apprendere".
In base a questa riflessione affermo che il sintomo smaschera brutalmente le nostre bugie...ma solo perchè a volte siamo stati sordi ai piccoli segnali e non abbiamo affrontato con coraggio il nostro percorso.
Daltronde noi nasciamo sani e siccome nasciamo sani , la malattia è lo stato in cui l'organismo reagisce ad un disequilibrio.
E questo vale sempre, anche quando moriamo.
Un corpo che muore in realtà ha scelto ancora la via del "Comfort, Equilibrio, Economia" trasformandosi in qualcos'altro.
"Nulla si crea, nulla si distrugge"....ma tutto è un divenire!
Siamo nel mondo e non sappiamo bene perchè.
Però non nascondo che mi incuriosisce il fatto che il nostro organismo è rimasto pressocchè invariato da milioni di anni....sembrerebbe perfetto... anche se la malattia esiste ancora!
Possibile che l'evoluzione non abbia ancora trovato una via alternativa al dolore?
E' un interrogativo che mi spinge a pensare che sia inutile il tentativo dell'uomo di nasconde a se stesso la sua natura.
Le leggi dell'universo sono più forti delle nostre illusioni.
Siamo qui, non sappiamo il perchè ma rispondiamo a leggi che non possiamo cambiare!
E allora penso ancora...
Avete presente la sensazione "di lasciarsi trasportare" quando siamo su di un tapis roulant?
Sarebbe faticoso camminare controsenso, sarebbe disarmonico accelerare il passo...creare un insieme è la sola cosa che ci rimane da fare!!!!
Osteos
Iscriviti a:
Post (Atom)